venerdì 29 marzo 2013

Ci risiamo un'altra volta (parte prima)

Ogni tanto si ritorna sulle solite battaglie che sembravano passate e sopite e invece no, un nuovo progetto viene a disturbare il nostro appennino, anzi no, è un progetto di qui avevo già parlato ma che sembrava essere stato superato e bocciato, invece basta poco, si fanno alcune modifiche, si cambia nome ed ecco il nuovo progetto di parco eolico da costruirsi tra la Cisa e il passo del Cirone, sono cambiate il numero delle pale, non più 24, ma 16, alte mediamente 165 metri.
E mi ritrovo a combattere nuovamente contro questo scempio, non voglio parlare del fatto che si va a costruire su un terreno franoso, non voglio parlare del fatto che li è una zona piena di sorgenti del fiume Magra, non voglio parlare dei disturbi che causano le pale eoliche a chi abita nei dintorni, non voglio parlare del deprezzamento del patrimoni edilizio, non voglio parlare della perdita derivate dal turismo, non voglio parlare del degrado visivo, voglio parlare di una cosa molto più semplice, voglio parlare delle specie arboree presenti in quel tratto di crinale appenninico e capire se tutto quello che andranno a fare ha un senso, compresa una strada larga minimo 5 metri che collegherà le varie torri eoliche, ho dovuto elencare i nomi botanici delle specie in più post perchè il blog non mi permetteva di salvarli, sara per caso anche lui schierato a favore?
Per comodità ho evidenziato le specie protette della Regione Emilia-Romagna segnate con X, le specie protette della Regione Toscana segnate con X, le specie di interesse regionale della flora della Regione Emilia-Romagna segnate con e le specie di interesse regionale della flora della Regione Toscana segnate con X.    .........continua nella seconda parte

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